Scelta della Stabilizzazione

 

Scelta della stabilizzazione più adatta per il tiratore

Notizie tratte da un articolo di Ken Bearman

Esame dei movimenti dell’arco non stabilizzato

Immaginiamo che un tiratore usi un arco senza stabilizzazione, con la mano all’arco aperta e senza trattenere l’arco durante il tiro.

Quando l’arco è teso, è supportato in due punti:

·      uno è il punto di pressione sul riser della mano all’arco,

·      l’altro è il punto sulla corda in cui l’altra mano esegue la trazione.

Quando si esegue il tiro, l’arciere deve rilasciare la corda: al rilascio, tutto il peso dell’arco e della freccia incoccata è quindi supportato dalla mano all’arco.

In questo momento la parte dell’arco verso il tiratore (la parte costituita dalla corda tesa appena rilasciata) tende a compiere due movimenti:

·      a causa dell’energia immagazzinata dai flettenti, tende a muoversi verso il punto di pressione sul riser;

·      a causa dell’attrazione di gravità, tende a muoversi verso il basso.

Queste azioni sono rese evidenti dalla rotazione dell’arco: il flettente inferiore si muove verso l’esterno, allontanandosi dal tiratore; il movimento è ben evidente osservando il tiro di arcieri che usano l’arco nudo.

Esistono altri fattori che possono provocare questo movimento, tutti importanti (ad esempio, ma non solo, la posizione del punto di pressione sul riser rispetto al baricentro dell’arco); in queste note non si esaminano questi fattori, ma si illustra come eliminare questo movimento con l’uso di un sistema di stabilizzazione.

 

 

Tipi di stabilizzazione e loro messa a punto

Per eliminare la rotazione, stabilizzando l’arco, può essere applicato all’arco un peso, sotto forma di asta rigida, al di là dell’area compresa fra i due punti in cui esso è supportato.

Anche il mirino, se applicato in questo modo (se è cioè sporgente verso l’esterno dell’arco), agisce come stabilizzatore.

Un modo per valutare se il peso dell’asta usata come stabilizzatore è adeguato, è quello di osservare il comportamento del punto più esterno dell’asta stessa al momento del rilascio, quando la freccia ha lasciato l’arco: un movimento verso l’alto potrebbe indicare che il peso applicato deve essere aumentato (ma potrebbe anche indicare una messa a punto non accurata del tiller dei flettenti! Vedi più avanti).

Gli stabilizzatori a V (le “V-bars”) montati verso l’interno dell’arco aiutano a ridurre la rotazione laterale dell’arco, ma agiscono come contro-bilanciamento dell’asta rigida applicata esternamente. Se si intende utilizzare queste V-bars, esse devono essere applicate all’arco contemporaneamente all’asta esterna, in modo da effettuare la messa a punto della stabilizzazione in modo corretto.

Usando le V-bars, la correzione del movimento verso l’alto della punta dello stabilizzatore può essere corretta anche ruotando verso il basso le V-bars, spostando cioè il loro peso verso l’esterno, diminuendo così il loro effetto di contro-bilanciamento.

Come indicato, l’osservazione del movimento della punta dello stabilizzatore durante il tiro può dare precise informazioni per la messa a punto del sistema di stabilizzazione usato e permettere quindi di eseguire le correzioni del caso variando il peso che agisce sulla zona esterna dell’arco.

Un supporto di allungamento della barra stabilizzatrice per l’applicazione delle V-bars permette uno spostamento verso l’esterno del peso applicato e può anche aiutare a ridurre le vibrazioni di ritorno che alcuni sistemi di stabilizzazione trasmettono dalla punta dell’asta verso l’arco, percepite dalla mano all’arco.

Se ci si accorge che durante il tiro il mirino è sottoposto a forti vibrazioni, o che l’anello del mirino ruota, si può provare a montare una corta asta sulla parte alta del riser: questo può servire a ridurre l’inconveniente. Se nonostante questa aggiunta il difetto permane, può essere necessaria una modifica del tiller.

Occorre notare che barre stabilizzatrici di disegno o di costruzione diversa hanno influenza diversa sul comportamento dell’arco e sul tiratore: si raccomanda di eseguire sempre prove di tiro con diversi sistemi di stabilizzazione prima di decidere l’acquisto di una stabilizzazione; la cosa è possibile in quanto generalmente, a richiesta, i rivenditori di articoli per arcieria offrono la possibilità di eseguire queste prove.

 

Selezione della stabilizzazione e considerazioni preliminari alla messa a punto

Un esame completo e dettagliato dell’effetto della gravità, dell’inerzia, delle proprietà di assorbimento delle vibrazioni dei diversi materiali impiegati per la costruzione delle stabilizzazioni, e l’esame delle molteplici varianti dei sistemi di stabilizzazione possibili, andrebbe ben al di là dello spazio concesso per queste note: in breve, si indica di seguito quanto possibile ed utile per il tiratore.

Sono molti i fattori da considerare per una corretta selezione del sistema di stabilizzazione per il proprio arco. La prima cosa da tenere presente è che ogni arco ha differenti caratteristiche, ogni arciere ha una tecnica di tiro personale, specifica, il draw length dell’arco ed il peso delle frecce usate è diverso in funzione delle caratteristiche dell’arciere: tutto questo fa sì che la scelta e la messa a punto della stabilizzazione sia una cosa strettamente personale; solo il tiratore può quindi scegliere e mettere a punto la stabilizzazione per il proprio arco.

In ogni caso si dovranno prendere in considerazione i seguenti punti.

·      Se si usa un sistema di stabilizzazione troppo flessibile, ogni movimento o scuotimento della mano all’arco durante il tiro può provocare delle vibrazioni nella stabilizzazione, che arriveranno sino ai pesi del sistema stabilizzante e ritorneranno attraverso l’arco alla mano stessa, che riuscirà molto difficilmente a frenare queste vibrazioni ed a mantenere quindi ferma la mira sul bersaglio.

·      Se si usa un sistema di stabilizzazione molto rigido, si riuscirà a tenere ben fermo l’arco e la mira, ma ogni vibrazione al rilascio sarà trasmessa attraverso la mano sul riser al polso ed al braccio: questo può provocare stanchezza ed anche, nel lungo periodo, malessere o ferite.

Per evitare la rigidità eccessiva del sistema, si può utilizzare uno dei molti tipi di compensatori (“Torque Flight”) esistenti in commercio. Un metodo semplice ed economico per ridurre la rigidità e le vibrazioni di ritorno è quello di montare una guarnizione in gomma (diametro 20 mm, foro centrale 8 mm, spessore 3 mm ca.) fra l’arco e la barra stabilizzatrice, o tra l’asta ed il peso in punta.

Se è possibile cambiare l’impugnatura dell’arco, è bene provate i differenti tipi di impugnatura prima di scegliere la stabilizzazione, in modo da adottare subito il tipo più adatto alla mano dell’arciere.

Durante tutta la messa a punto occorre ricordare e tenere ben presente che una tensione involontaria o una presa della mano sull’arco possono influenzare le reazioni dell’arco durante il tiro e che la messa a punto del sistema di stabilizzazione può nascondere molte influenze negative non volute, influenze che possono impartire un effetto di torsione all’arco.

Messa a punto

Una volta scelta e giudicata adatta allo scopo la stabilizzazione [scelta la stabilizzazione e definito il peso che essa deve avere], occorre mettere a punto il tiller dell’arco.

Vedi al riguardo la nota: Messa a punto dell’arco