Appoggia freccia a lamella

Assieme ai modelli a caduta, i rest ad ammortizzazione verticale diretta sembrano essere i preferiti dalla maggior parte degli appassionati.

 

Affidabilità e precisione.

 

Senza nessuna preferenza. Sia  quelli dotati di lamella ammortizzante (Blade rest), che quelli a caduta ( Fall – Away  Rest ), concedono infatti, affidabilità, precisione e performance.I più grandi nomi del compoundismo internazionale montano sui loro archi sia l’una che l’altra tipologia di poggia – freccia. Tuttavia quelli che noi solitamente chiamiamo rest “ A Lamella” sono piuttosto semplici da mettere a punto e non concedano spazi a funzionamenti anomali. In caso di rottura comunque, la sostituzione ed il ripristino della lamella ( Blade) risulta semplice, veloce e preciso. Il rischio di perdita del set up è  infatti, ridotto al minimo.

Scelta  e Set Up.

Gli unici due valori ai quali si deve far riferimento al momento della scelta della nostra lamella sono spessore e ampiezza della sede ospitante la freccia. Di norma le case produttrici fornisco almeno tre opzioni in  spessore ( e quindi in flessibilità), parleremo quindi di  .008”, indicate per pesi di freccia, non superiori ai 300 Grani , .010”, per aste fra i 300 ed i 400 Grani, ed infine .012”, sopra i 400 Grani. Per quel che concerne invece la larghezza della sede sagomata  per ospitare la freccia le opzioni potrebbero essere due, semplicemente “stretta” e “larga” , per diametri sino a 13/64” e dai 14/64” in su. Una volta pesata e misurata la nostra freccia, non dovremmo quindi incontrare nessun’ altra variante.

Angolo di montaggio.

Una terza importante opzione è l’inclinazione da indurre alla lamella stessa rispetto al piano descritto dalla freccia al momento della messa in opera del nostro supporto.  Lo standard consigliato è di circa 40 Gradi ma, volendo essere più pratici, potremmo indicare un range che arrivi sino ai 25 Gradi. Intendiamo tuttavia tali limiti quali estremi non superabili nei due sensi. Una lamella montata troppo diritta darà solitamente un pessimo volo di freccia e delle frequenti rotture della stessa. L’acciaio armonico della lamella offrirà un classico suono metallico che sarà un avvertimento del mal funzionamento. Il medesimo suono si potrà udire qualora la lamella risultasse troppo rigida rispetto alle nostre esigenze di tuning. Una culla troppo morbida si tradirà invece flettendosi eccessivamente  anche al solo appoggiarsi della freccia mentre, alla trazione, risponderà con un andamento dall’alto verso il basso che solitamente renderà persino impossibile mantenere l’asta sul rest. Quest’ultimo effetto si otterrà anche montando la lamella troppo distesa . Ogni altra considerazione sulla messa a punto di un simile tipo di appoggia - freccia i primi interventi riguardino : 1°) Evitare qualsiasi tipo di interferenze in uscita con l’impennaggio. 2°) Evitare l’ abbandono della freccia dalla sua sede d’appoggio durante la trazione.

Identificare il punto di incocco.

Consideriamo come buono il punto di incocco iniziale sui 90 Gradi dovremo semplicemente ricordare che, attraverso l’uso della classica squadretta, non si dovrà tener conto della flessione iniziale della lamella in quanto, la pressione esercitata dalla freccia sulla “lamella”tenderà ad alleggerirsi consentendo alla stessa di rialzarsi.