Il bracing height

Il Bracing Height è la distanza fra il punto di perno sull’impugnatura e la corda dell’arco. Il termine inglese è usato correntemente anche in italiano.

Sull’arco olimpico si modifica facilmente il Bracing Height modificando la lunghezza della corda dell’arco, montandone una diversa o variando i giri di torsione dati alla corda stessa.

Le opportunità offerte dalla modifica del Bracing Height, facilmente eseguibile, possono essere usate durante la messa a punto dell’arco per modificare la rigidità della freccia ed ottenere un buon volo: si aumenta il Bracing Height  per aumentare la rigidità della freccia; lo si diminuisce per diminuirla; agendo sul Bracing Height si possono anche superare problemi di interferenza.

Infatti se si aumenta il bracing height di un arco si provoca una diminuzione della velocità della freccia nel momento in cui lascia l’arco ed un' aumento della rigidità della freccia usata [in rapporto alla potenza dell’arco]. Una diminuzione del Bracing Height  ha l’effetto opposto.

Queste indicazioni sono in linea di massima sufficienti se si vuole utilizzare questa opportunità di lavoro per mettere a punto l’arco.

 

Di seguito sono date delle indicazioni, tratte da una nota di Joe Tapley sull’argomento, che illustrano come e perché avvengono queste variazioni quando si aumenta il Bracing Height .

Le variazioni che intervengono per una sua diminuzione sono opposte e sottintese.

Effetti della variazione del Bracing Height  sulla velocità della freccia

Consideriamo la curva della forza all’apertura dell’arco. Essa è determinata dalla forza immagazzinata dai flettenti nella posizione di massima apertura e dall’angolo formato dalla corda sui flettenti ed al punto di incocco [cioè dalla sua geometria].

L’aumento del Bracing Height  ha influenza sulla quantità di energia accumulata dall’arco in base a due parametri:

  • il grado di inclinazione della curva di forza e

  • la misura della lunghezza del tratto di freccia tirata all’apertura.

Se si aumenta il Bracing Height, i flettenti iniziano a lavorare da una posizione più flessa; essendo l’allungo dell’arco è invariato, la freccia è tesa per un tratto minore; così durante tutta l’apertura la forza immagazzinata è minore. L’effetto ottenuto è quello di avere una curva di forza meno inclinata.

Se il Bracing Height  è aumentato ad esempio di 1”, all’apertura la freccia è tirata per una lunghezza inferiore di 1”, e quindi la quantità di energia accumulata nei flettenti è inferiore rispetto all’apertura ottenuta col Bracing Height  prima della sua modifica.

Ma aumentando il Bracing Height  varia anche la geometria della corda: gli angoli che essa forma coi flettenti e con la freccia al punto di incocco cambiano: queste modifiche agiscono aumentando la pendenza della curva di forza, cioè aumentando l’energia accumulata nei flettenti.

I due effetti in buona parte si compensano. La curva risultante potrà essere con pendenza maggiore, uguale o minore secondo le proprietà dei flettenti e le dimensioni dell’arco. Più l’arco è corto e più i flettenti sono rigidi più è probabile che la pendenza della curva aumenti. Per archi di 68”/70”, tipiche misure di un arco moderno, la pendenza della curva di forza resterà probabilmente uguale o diminuirà leggermente.

Si può controllare facilmente la variazione misurando la potenza del proprio arco a diversi Bracing Height  con un dinamometro.

La velocità che la freccia assume al momento di lasciare l’arco dipende dalla quantità di energia che è stata accumulata nell’arco all’apertura e da quanta parte di questa energia è trasferita alla freccia come energia cinetica.

Effetti sullo spine dinamico della freccia (sulla sua rigidità in rapporto alla potenza dell’arco).

L’aumento del Bracing Height  ha due effetti sul grado di flessione iniziale della freccia (sul suo spidinamico)

1.      Come illustrato nella Figura 1, diminuisce la potenza che l’arciere deve trattenere con le dita all’allungo completo, e questo comporta una diminuzione della flessione della freccia, cioè una sua maggior rigidità dinamica.

2.      Ma l’aumento del Bracing Height  riduce la lunghezza della freccia sulla quale ha effetto la flessione e aumenta l’angolo con cui la forza che provoca la flessione è applicata: questo comporta un aumento della flessione della freccia, cioè una sua minor rigidità dinamica.

L’effetto predominante è il secondo, con una effettiva diminuzione della rigidità della freccia.

La parte dove avviene la flessione della freccia è quella compresa fra la cocca ed il punto corrispondente al Bracing Height  (un poco inferiore perché la freccia si muove in avanti mentre si flette).

Per un piccolo cambiamento del Bracing Height  si può considerare che la quantità di energia che è accumulata nella freccia dal momento del rilascio sino al momento in cui la velocità della punta arriva ad essere uguale alla velocità della cocca sia praticamente la stessa. Allora, benché la lunghezza della parte della freccia che si flette sia un poco minore (e questo provoca un irrigidimento della freccia), l’angolo con cui la forza è applicata alla freccia è maggiore: la freccia si fletterà quindi maggiormente se il Bracing Height  è maggiore (e questo provoca una diminuzione della rigidità della freccia).

Detto con altre parole: aumentando il Bracing Height  la forza della corda comprime in modo minore la freccia ma la flette in modo maggiore. Vedi Figura 2.

Effetti sulla separazione della corda dalla cocca.

La posizione del Bracing Height  ha influenza anche sul comportamento della corda nel momento in cui lascia la cocca. Di seguito si illustra questo effetto, ma non è necessario che l’arciere si preoccupi di questa influenza del Bracing Height  sulla separazione cocca – corda. Scegliendo la freccia sulle tabelle esistenti, in base all’allungo ed alla potenza dell’arco, e usando un Bracing Height  compreso nel campo raccomandato per l’arco, si avrà sempre una buona separazione cocca – corda. Quando poi si eseguirà la messa a punto per un buon raggruppamento delle frecce, variando la flessione e la rotazione delle frecce, si otterrà automaticamente anche la miglior separazione cocca - corda.

Al momento del rilascio, la corda dell’arco ha un movimento accelerano e spinge la freccia. Ad un certo punto, determinato dal Bracing Height , la corda rallenta, e la freccia continua la sua corsa, lasciando indietro la corda, che lascia quindi la cocca. Come questo avviene ha influenza sulla rotazione della freccia nel piano orizzontale.

Vedi la Figura 3, in cui la direzione di movimento della corda è raffigurata dalla freccia gialla. Più grande è il Bracing Height, prima la corda dovrà uscire dalla gola della cocca. La situazione ideale si ha quando la direzione del movimento della corda è diritta all’indietro rispetto alla gola della cocca. In questo caso non ci sarà alcuna influenza sulla rotazione della freccia. Se il Bracing Height  è troppo alto la corda lascerà la cocca troppo presto, e la direzione in cui la corda decelera la porterà contro la gola della cocca a sinistra, con conseguente torsione, che aumenterà la rotazione della freccia nella direzione delle lancette dell’orologio (guardando l’arco dall’alto).

La freccia si comporterà come meno rigida. Se il Bracing Height  è troppo basso, si avrà un effetto inverso. In linea generale , a causa del modo in cui la freccia si muove e si flette, le conseguenze provocate da una separazione della corda in ritardo sono peggiori rispetto ad una separazione anticipata. Se la gola della cocca è aperta a V si ha una tolleranza maggiore: la corda potrà lasciare la cocca anche in modo non perfetto senza che avvengano interferenze negative.

Più strettamente la cocca aggancia la corda peggiori saranno le conseguenze dovute ad una separazione cocca – corda non corretta: la frizione fra cocca e corda aumenterà la quantità di rotazione impartita alla freccia. Per questo la cocca deve stringere la corda solo quanto basta per non lasciare la corda prematuramente.